Per giocare alla caccia al tesoro di Halloween con Play the City vi potrebbe essere utile scoprire qualche dettaglio in più su ciò che ha dato origine a questa ricerca: il racconto di una monaca. Eccolo per voi, in versione integrale:
“La scorsa notte, in cerca di un po’ d’aria fresca, passeggiavo nel chiostro del convento in cui vivo. Fra il sonno e la veglia… a un certo punto, davanti a me, ho assistito a una scena terrificante.
Una palude maleodorante… e in quella palude il corpo squartato di un uomo, dalle cui viscere sembrava nascere un drago! Non riuscivo nemmeno a gridare, tanto era lo spavento!
Da quella notte la mia insonnia è peggiorata e le visioni si sono moltiplicate: sono perseguitata da pianti e lamenti senza sosta… Vedevo combattimenti feroci, in cui centinaia di uomini perdono la vita.
Tutto per colpa di un uomo, che però io scorgo solo da lontano, e che non mostra mai il volto.
Nel mio ultimo sogno quest’uomo veniva ferito e catturato in battaglia, ma una volta in cella, strappandosi le bende con i denti, si lasciava morire dissanguato!
Preoccupata per la mia salute, qualche settimana fa la Madre Superiora ha voluto che fossi condotta in una struttura protetta e ora posso dire di essere emersa dall’abisso delle visioni. Ho sognato immensi tesori, accumulati con il sangue e il sacrificio di molti e nascosti chissà dove. Poi, a poco a poco, gli incubi sono scomparsi.
La Madre Superiora mi ha confidato che nei giorni di questo delirio ero fuori di me e non parlavo con nessuno, non mangiavo, non bevevo… trascorrevo tutto il tempo a scrivere e disegnare, a lume di candela. Pagine e pagine, apparentemente prive di senso: fogli confusi, pieni di enigmi da risolvere, una mappa e qualche bizzarro appunto. Sembrerebbero le indicazioni per trovare qualcosa.
Nel giorno di Tutti i Santi finalmente uscirò da qui. E porterò con me questi fogli, per fare luce su questa vicenda… Spero di trovare qualcuno che mi aiuti…”